Cava Tapi è l'incontro di due musicisti di estrazione diversa: classico - contemporanea, del qui attore (voce recitante) e chitarrista, Walter Salin ed elettroacustica di Giampaolo Campus, diviso tra l'uso musicale di oggetti del mondo quotidiano e di strumenti tradizionali accostati secondo un atteggiamento ludico di ricerca timbrica. Nella dimensione live si aggiunge il musicista Sergio Camedda che indaga al campionatore le possibilità espressive della musica nel campo della musica digitale oltre che portare avanti una propria ricerca timbrica sulla materia sonora.
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Cava Tapi – La voce dell’antenna (Depero: un uomo Fortunato)
02. Alla baionetta (instrumental)
03. Alla baionetta
04. “Rosetta” (Carla Amadori )
05. La voce dell’antenna 1
06. Campanelli
07. Macchina monella
08. Verbalizzazione astratta di signora
09. “Urania, Milano 1909” (Marco Zamboni)
10. La voce dell’antenna 2 (richiami pericoli)
11. Ta Ta Tarat Ta Ta Ta
12. La voce dell’antenna (instrumental)
13. “Oltre Via dei Colli” (Ivana Gaifas)
14. Subway
15. La voce dell’antenna 3 (soccorsi)
16. Montagne russe a Coney Island
17. Gioia ebete di pazzo
18. “New York” (Carla Amadori)
19. La voce dell’antenna 4 (meditazione)
20. Festa di bambini – strilli
21. La voce dell’antenna 5 (pausa)
22. Ponte Lunare
Cava Tapi - Urania 1909 - Marco Zamboni's interview
Cava Tapi - Oltre Via dei Colli - Ivana Gaifas' interview
Cava Tapi - La voce dell'antenna
03 Dicembre 2011 Live in Trento - Castello del Buonconsiglio
Walter Salin: voce, chitarra;
Giampaolo Campus: zither, vibrafono, glockenspiel, bicchieri, waterphone, melodica, oggetti sonori, sintetizzatore;
Sergio Camedda: campionatore, oggetti sonori.
Cava Tapi - La voce dell'antenna (Depero: un uomo Fortunato)
"La voce dell'antenna" è un progetto musicale sulla produzione artistica e sulla vita di Fortunato Depero che nasce dalla collaborazione in campo educativo tra Walter Salin e Giampaolo Campus all'interno di un laboratorio scolastico rivolto ad un gruppo di studenti nel 2008.
Tale progetto prende spunto dall'interpretazione di alcune composizioni poetiche dell'artista trentino, composte in alcuni momenti della sua carriera artistica e raccolte nelle opere: Onomalingua (1916), New York (1928-1930), Liriche Radiofoniche (1934).
La parte vocale interpretata da Walter Salin si occupa di rendere le sfumature linguistiche e musicali dei testi, talora enfatizzate attraverso il trattamento della voce.
La parte musicale si propone di caratterizzare la carica fantastica del poeta attraverso una ricerca timbrica basata sull'uso di oggetti sonori della vita quotidiana, strumenti tradizionali e lâelaborazione digitale dei materiali sonori.
Tale lavoro è ulteriormente contestualizzato attraverso la presentazione di testimonianze di persone legate alla vita di Depero, nello specifico le interviste a Carla Amadori, nipote di Rosetta, moglie dell'artista, a Ivana Gaifas amica e sostenitrice attraverso la commissione d'acquisto di 120 copie del Libro Imbullonato e, in ultimo, a Marco Zamboni, nipote di Ferruccio Zamboni, che nella Tipografia Mercurio di Rovereto stampò il Libro Imbullonato. Questi interventi sono pensati come delle isole che riportano l’ascoltatore ad una dimensione narrativa all'interno della declamazione delle poesie di Depero. La ricerca sulle fonti originali è inoltre ampliata attraverso la registrazione di suoni d'ambiente (le macchine della tipografia Zamboni, lo scorrere del fiume Leno a Rovereto) utilizzati per immergere l'ascoltatore nei luoghi in cui Depero operò.
La realizzazione scenica dell'opera ha avuto luogo il 3 dicembre 2011 a Trento al Castello del Buonconsiglio. Questa ha previsto, oltre la parte musicale eseguita dal vivo, la presenza di due schermi, curati dalla regia di Stefano Fadda, in cui sono stati proiettati i video originali di Sergio Camedda e la performance live dell'artista moriana, Anna Baroldi, che attraverso il loro contributo hanno tentato di dare un'interpretazione personale degli aspetti testuali della produzione artistica di Fortunato Depero.
English text
Walter Salin: voice, guitar;
Giampaolo Campus: zither, vibraphone, glockenspiel, glasses, metals, waterphone, melodica, sound objects, sinthesizer;
Sergio Camedda: sampler, sound objects.
Cava Tapi is the meeting of two musicians belonging to different sides of the music field: Walter Salin's classical - contemporary side, here as an actor (narrating voice) and guitarist, and Giampaolo Campus' electroacoustic side, divided between the use of sound objects from everyday life and the use of traditional instruments played through a timbrical research playful attitude. In the live set Sergio Camedda joins the two searching on the sampler to emphasize the music expressive possibilities in the digital field, besides taking along an own personal research on sound materials.
Cava Tapi - La voce dell'antenna (Depero un uomo Fortunato)
La voce dell'antenna, which starts as a music project about Fortunato Depero's artistic production and life, arises from the collaboration of Walter Salin and Giampaolo Campus during a school lab addressed to students in 2008.
This project takes its origin from the performing of some poems written by the Italian artist, composed in different moments of his artistic career and collected in the following works: Onomalingua (1916), New York (1928-30) and Liriche Radiofoniche (1934).
The vocal part is interpreted by Walter Salin who takes the charge to develop the linguistic and music texts nuances, from time to time emphasized by a voice treatment.
The music side aims to show the poet fantastic powerful imagination through a timbrical research based on the use of sound objects, traditional instruments and digital material processing.
This work is also thought to describe Depero's life through interviews of people linked in some way to him, for instance: to Carla Amadori, Rosetta's niece, the artist wife; to Ivana Gaifas, close friend and artist supporter through the commission of 120 copies of the Libro Imbullonato and, at last, to Marco Zamboni, Ferruccio Zamboni's nephew, who printed the Libro Imbullonato in his Mercurio Tipography in Rovereto. These contributions are thought as islands which take the listener to a narrative dimension inside the performing of Depero's poems. This idea is also amplified by the use of field recordings (the sounds of Zamboni's typographic machines or the flowing of Rovereto river Leno) used to immerse the listener into the places where Depero lived.
The stage version took place the 3rd December 2011. It included, besides the live music, the presence of two screens, live directed by Stefano Fadda, with the videos of Sergio Camedda and the live performing of a Trentino's artist, Anna Baroldi, who both tried to give a personal interpretation of the textual suggestions coming from Depero's work.
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